Mele Antiche

Nella tenuta su antichi terrazzamenti nel 2015 e nel 2016 sono state messe a dimora diverse varietà di frutta e soprattutto sono state piantate varietà di mele recuperate da una tradizione antica: quella della Valle Seriana; le mele anticamente erano una produzione tipica di Albino. Il progetto è continuato nel 2017 con la messa a dimora di altre varietà recuperate da alberi di 90 anni nelle Dolomiti ad Agordo nel bellunese.

In the estate on ancient terraces in 2015 and 2016 various varieties of fruit were planted and above all apple varieties recovered from an ancient tradition were planted: that of the Seriana Valley; the apples in ancient times were a typical production of Albino. The project continued in 2017 with the planting of other varieties recovered from 90-year-old trees in the Dolomites at Agordo in the Belluno area.

Ecco le varietà messe a dimora con le loro caratteristiche:

– Ruggine:
Nota anche come renetta Grigia di Torriana; cultivar di buon vigore a frutto rotondo con epidermide completamente rugginosa. Maturazione invernale, adatta per cuocere.
– Ruggine rosa
Simile alla ruggine, a maturazione la polpa presenta sfumature rosate, periodo di raccolta autunnale.
– Paradiso
Reperita a Pradalunga, melo molto interessante commercialmente, periodo di raccolta autunnale.
– Farinòt
Melo con retrogusto aromatico, molto interessante commercialmente, periodo di raccolta autunnale, molto resistente a oidio e ticchiolatura.
– Pom fera:
Melo molto attraente, rosso lucido, in passato è stato uno dei meli più apprezzati sul mercato, raccolta inizio autunno.
– Piazzo invernale:
Mela dolce, succosa adatta ad una lunga conservazione. Reperita in località Piazzo ad Albino, periodo di raccolta fine autunno.
-Pomèla di Via Gotte:
Frutto medio-grosso, molto resistente, periodo di raccolta inizio autunno.

Altre varietà:
– Pomella Autunnale
– Limoncella
– Gialla di Piazzo
– Castione
– Pomella dolce
– Pom Giardì
– Pom Diaol

Antiche varietà di mele Antiche varietà di mele

Accanto alle mele si completa il frutteto un piccolo campionario di frutta: i marroni, le pesche, i nespoli, le albicocche, i cachi, il cacomela, i noccioli, i noci.

A completamento del frutteto e del vigneto, le siepi: i cespugli che arricchiscono la tenuta con i loro fiori e le loro bacche.
Gli obiettivi dell’impianto delle siepi sono duplici: garantire la presenza di fiori e di bacche e quindi attirare fauna (insetti e uccelli, ma anche piccoli mammiferi) e garantire una biodiversità che ha un benefico impatto su tutto il terreno, dal vigneto al frutteto; in altri casi le siepi possono apportare azoto al frutteto (è il caso dell’eleagnus multiflora, noto come Goumi).
Pertanto in mezzo a mele, pesche, nespoli, noci troveremo il lampone, il corniolo, l’amelanchier, il Goumi, l’aronia, l’olivello spinoso, il prugnolo, la rosa canina, il corbezzolo.
Ad oggi è una piccola piantagione sperimentale con l’obiettivo di  valutare le tipologie di più adatte al nostro tipo di terreno. In seguito questa piccola piantagione sperimentale potrebbe ampliarsi aumentando la numerosità di piantine per un raccolto più interessante e utilizzabile.

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